Nonostante le difficoltà legate alla Pandemia e soprattutto all’impossibilità di viaggiare e di relazionarsi con gli addetti ai lavori a livello internazionale, quest’anno è stato un anno di successi! A fine 2020 è stata infatti annunciato l’acquisto da parte della Città di Tolosa del nostro Ritratto di Signora di Andrea Commodi (1560-1638) per il Musée des Augustins della stessa città, un inedito scoperto di recente e studiato da Yuri Primarosa e Gianni Papi, da noi presentato alla Biennale di Firenze nel settembre 2019. L’affascinante ritratto illustra una donna dall’aspetto severo e leggermente sfuggente, forse conosciuta dall’artista, e può essere avvicinato ai suoi modernissimi disegni di volti femminili conservati al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Firenze. Un’opera che andrà collocata tra il 1590 e il 1600, probabilmente durante il secondo soggiorno romano dell’artista, e che si configura come un dipinto liminale tra tarda maniera fiorentina e primissimo naturalismo caravaggesco. Proprio per la sua modernità e la funzione di passaggio tra questi due momenti così cruciali della pittura italiana, oltre che per l’estrema rarità di opere di Commodi, è stato scelto dal curatore del Musée des Augustins Axel Hemery per essere esposto nella sala dei Dipinti Caravaggeschi accanto a capolavori di Nicolas Tournier, Valentin de Boulogne, Dirk van Baburen, Bernardo Strozzi, fiore all’occhiello del nuovo allestimento del Museo, la cui riapertura, dopo lunghi lavori è prevista per la fine dell’anno.

Clicca qui per saperne di più.

Più di recente, lo Stadel Museum di Francoforte ha acquistato dalla nostra Galleria una rara guache della pittrice inglese Mary Ellen Best (York 1809-1891) che illustra la sala dei Dipinti italiani dello stesso Museo tra il 1833 e il 1877, con il busto del fondatore Fredrich Städel.

Oltre a rappresentare un documento importante relativamente all’accrochage di quelle sale intorno alla metà degli anni Trenta dell’800, il disegno costituisce una rara testimonianza dell’opera della pittrice inglese che, durante un prolungato soggiorno in Germania tra l’inverno del 1834 e l’estate del 1835, realizzò alcune minute pitture a guache d’interni domestici e museali. Esito di una pittura borghese, attenta al particolare, di gusto pienamente Bidermeier, la nostra guache sarà ora conservata presso il Gabinetto dei Disegni dello Städel, anche grazie all’interessamento del curatore Dr. David Sonnabend.